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Il libro “La strage di Modica (29 maggio 1921)” di Giovanni Criscione primo classificato al concorso letterario internazionale “Il vento dei calanchi”

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Il libro “La strage di Modica (29 maggio 1921), un caso irrisolto di cento anni fa” dello storico Giovanni Criscione, pubblicato dalla casa editrice Sicilia punto L di Ragusa ha vinto il primo premio nel Concorso letterario internazionale “Il vento dei Calanchi” a Spigno Monferrato, in provincia di Alessandria, nella sezione D dedicata alla saggistica edita. Il tema scelto quest’anno era: “Devianza, conflitto e repressione: dinamica e scenari del fenomeno nella penisola italiana dal medioevo al ventesimo secolo”.

La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 9 novembre alle ore 17 nel Teatro Franco Vasconi, alla presenza di un pubblico numeroso e attento. A premiare lo studioso siciliano è stato il presidente della giuria, lo scrittore e giornalista Giorgio Baietti, collaboratore di trasmissioni come Rebus, Mistero, Voyager e Freedom. Baietti ha consegnato l’attestato, le motivazioni del premio e un assegno di mille euro.

“Il volume – si legge nella articolata e pregnante motivazione – affronta una complessa vicenda che muove da un conflitto tra fascisti e socialisti per poi snodarsi in una serie di depistaggi, ambigue richieste e processi, in cui la violenza fascista si scatena contro i contadini organizzati e i militanti socialisti, prima attraverso il conflitto fisico poi attraverso gli strumenti del potere. La memoria dell’eccidio e dei suoi esiti resta ancora oggi fonte di giudizi contrastanti, sull’accusa incrociata di manipolazione ideologica dell’episodio. L’autore riprende con cura il filo degli avvenimenti, delle inchieste e delle sentenze, in cui affiorano questioni rilevanti che toccano la dinamica della democrazia, il rapporto tra potere politico e magistratura, il ruolo della stampa e degli apparati di pubblica sicurezza. Il volume si segnala come una accurata ricerca storica, basata su numerose fonti documentarie, giudiziarie, giornalistiche e storiografiche, ben organizzate in una stesura efficace e scandita, sostenuta da un puntuale impianto di note. La vicenda locale viene contestualizzata e assume un rilievo più ampio, significativo della parabola socio-politica che dal biennio rosso e dalle ipotesi rivoluzionarie conduce all’onda nera, che dal 1921 apre le porte all’affermazione del fascismo e alla sua evoluzione dal movimento squadristico a partito e a regime”.

La giuria delle sezioni dedicate alla saggistica edita e inedita era composta da Angelo Arata, Vittorio Rapetti, Francesco Bonicelli Verrina, scrittori, docenti e studiosi. Il premio, giunto quest’anno alla sua terza edizione, è organizzato dall’Associazione ulturale Atlem e Nicla, con il patrocinio del Comune, della Pro Loco e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Si tratta del secondo riconoscimento in pochi mesi per il libro di Criscione, che lo scorso giugno aveva ottenuto il terzo piazzamento al Premio letterario nazionale “Michele Selvaggio” indetto dall’Istituto Storico Sannio Telesino a Cerreto Sannita (BN).