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Turni forzati sotto un caldo killer. A Scicli, in un cantiere di igiene ambientale, condizioni disumane: un lavoratore è svenuto. La denuncia dell’Usb: l’avevamo detto in anticipo, le nostre richieste inascoltate. Chiederemo alla magistratura penale di accertare le responsabilità

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Alla vigilia di ferragosto un lavoratore a Scicli è stato colto da malore. Era in servizio sotto il sole cocente, due ore dopo la conclusione del suo turno. E’ l’ennesimo episodio, nonostante l’allarme sia stato lanciato per tempo e, in particolare, l’Usb, unione sindacale di base (federazione lavoro privato) avesse provato in tutti i modi a chiedere alle imprese interessate l’adozione di tutti gli strumenti di prevenzione necessari.

<<Le temperature proibitive ed insopportabili di questi giorni – scrive in una nota Roberto di Stefano, coordinatore della confederazione provinciale – creano difficoltà nei luoghi di lavoro
per tantissimi lavoratori costretti ad operare in condizioni estreme, ed alcuni di essi non ce la
fanno e si collassano. Avevamo già abbondantemente previsto tutto questo, era il mese di giugno quando lo abbiamo con largo anticipo fatto presente a tutte le imprese, laddove i lavoratori operano con queste temperature in condizioni estreme sia all’esterno che all’interno dei luoghi di lavoro. <<Non volevamo essere facili profeti, cerchiamo solo di difendere i diritti dei
lavoratori, nello specifico il diritto alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro,
questo è il nostro compito di organizzazioni sindacali che rappresentano lavoratori.
<<Nei giorni scorsi a Scicli – prosegue la nota – nel cantiere di igiene ambientale gestito dall’impresa Impregico s.r.l. un lavoratore dipendente si è sentito male collassandosi a causa delle
temperature elevatissime e l’umidità da paesi tropicali, dopo aver iniziato il proprio turno alle ore 5 del mattino: alle ore 13 circa era ancora al lavoro mentre avrebbe dovuto terminare il
il proprio turno alle ore 11,20. Perchè a quell’ora era ancora in servizio?

<<In data 30 luglio 2024 – ricorda l’Usb – avevamo inviato via pec una richiesta di incontro urgente all’Impregico per i carichi di lavoro eccessivamente gravosi e la riorganizzazione di tutti i servizi, condizione necessaria per una distribuzione equa a tutti i dipendenti con certificato di idoneità alla mansione e per preservare quelli con problemi di salute e con mansione specifica. Molti di questi lavoratori nell’espletamento del servizio assegnato devono fare ricorso al prolungamento dell’orario in quanto nel tempo ordinario non è possibile completare il servizio loro assegnato; tale prolungamento spesso è di 4-5 ore e avviene praticamente tutti i giorni, per non parlare della retribuzione di queste ore lavorate. Tutto questo a chi giova? E alla fine a rimetterci sono sempre i lavoratori, la parte più debole della catena>>.

La Usb-lavoro privato <<dice basta, denuncia con forza queste condizioni lavorative disumane e si rivolge a tutte le istituzioni preposte: il comune di Scicli, in qualità di stazione appaltante con obbligo di effettuare i controlli; il responsabile unico del procedimento; lo Spresal responsabile della sorveglianza della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro; la prefettura, l’organo più importante che ha il compito del mantenimento dell’ordine e della sicurezza; la magistratura affinchè si adoperi per accertare i reati che sono alla base di queste vicende e punire i responsabili.  Qualora così non fosse – conclude la nota –  a tutela della dignità dei lavoratori tutti, iscritti e non iscritti, la Usb promuoverà tutte le azioni necessarie compreso il ricorso alle autorità
competenti>>.