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Ragusa, il MuDeCo presente a “L’arte della moda”, la grande mostra che chiude con oltre 70mila visitatori e guarda già all’estero

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Dopo essere stati tra i protagonisti in una delle più importanti mostre internazionali sulla storia della moda a Forlì, ritornano al MuDeCo l’abito di Donna Franca Florio e quello di casa Amari che ispirò Visconti per il Gattopardo.

Il 2 Luglio si è infatti conclusa, dopo tre mesi di apertura che hanno visto la presenza di oltre 70 mila visitatori, la Mostra “L’Arte della moda” ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con l’amministrazione comunale e ospitata ai Musei San Domenico.

I contatti che la direzione del MuDeCo ha stretto con alcuni Enti e Istituti culturali anche oltre i confini regionali, ha fatto sì che il Museo del Costume di Donnafugata sia sempre di più attenzionato e ricercato. Così il MuDeCo è stato selezionato dal direttore della Mostra Gianfranco Brunelli e dai curatori Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, che si sono avvalsi del lavoro del comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci.

 

“Aver seguito passo dopo passo il trasferimento da Donnafugata di questi abiti fino alla loro sistemazione su manichini a Forlì – afferma il direttore del MuDeCo, Giuseppe Nuccio Iacono – è stata una esperienza positiva che si è sommata alla scelta di uno spazio d’onore nel già prestigioso allestimento. Il MuDeCo è stato l’unico Museo del Costume selezionato nel centro sud Italia, trovando posto accanto ad alcuni tra i più prestigiosi musei italiani ed esteri”.

 

“La mostra, definita Kolossal dalla critica – spiega il direttore e vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Gianfranco Brunelli – ha richiesto un allestimento innovativo e molto creativo, con uno sforzo interpretativo importante dello spazio architettonico. L’accoglienza della mostra è stata molto positiva e potrebbero svilupparsi trattative per portarla all’estero in alcune capitali europee”.

Nonostante le perdite di visitatori a causa dell’alluvione, la mostra si è distinta per grandi numeri e qualità: oltre 70 mila visitatori, di cui un significativo 37,21% costituito da giovani di età compresa tra i 25 e i 44 anni.

Circa 300 le opere esposte, tra quadri, sculture, abiti d’epoca e contemporanei provenienti dai maggiori musei italiani e esteri. Un’opportunità unica per contemplare capolavori di Tintoretto, Hamilton, Romney, Hayez, Lega, Signorini, Tissot, Boldini, Corcos, Matisse, Hoffmann Balla, Mondrian, Boccioni, de Chirico, Worth, Fortuny, Poiret, Depero, Ferragamo, Coco Chanel, Armani, Dior, Galliano, Gucci, Prada, Ford, Yamamoto.