PNRR, 36 borghi siciliani presentano progetti di rilancio culturale
PALERMO (ITALPRESS) – Un investimento da oltre 44 milioni di euro nell’ambito del Pnrr per finanziare 25 progetti in 36 realtà siciliane tra Comuni e isole, con tre obiettivi: rigenerazione, promozione culturale e lotta allo spopolamento. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Palazzo dei Normanni a Palermo, alla presenza delle istituzioni regionali e dei curatori dei vari progetti, con l’auspicio comune di trovare un punto di incontro per fare in modo che tali progetti abbiano un seguito dopo la scadenza del Pnrr nel 2026: solo così si potrà valorizzare realtà siciliane che in passato hanno avuto una visibilità limitata.
Cinque le province coinvolte: Palermo, Messina, Trapani, Agrigento e Siracusa. Gli investimenti più corposi riguardano i borghi di Castel di Lucio, Sant’Angelo Muxaro e Ucria, con 2,6 milioni ciascuno. Tra i progetti spicca quello di Ustica, intitolato ‘Ustum Cultural Programme’: presenti in rappresentanza dell’isola il sindaco Salvatore Militello e il direttore generale del progetto Lucenzo Tambuzzo.
“Il Pnrr è un’opportunità che non dobbiamo perdere – sottolinea Militello, – Tutti i Comuni che hanno aderito a questo progetto devono fare rete per rilanciare il ruolo della Sicilia nel mondo: ho il piacere e l’onore di rappresentare Ustica, unica isola della provincia di Palermo, che ha fatto anch’essa una sua manifestazione presentando progetti piuttosto validi. Il sud non deve essere visto come una terra in cui la manodopera va a lavorare al nord: dobbiamo valorizzare infrastrutture e borghi, cosa che stiamo provando a fare nel miglior modo possibile”.
Da Tambuzzo il plauso nel vedere come “grazie al Pnrr 36 borghi hanno la straordinaria opportunità di attuare investimenti per l’organizzazione di grandi eventi, la restaurazione di importanti luoghi culturali e la creazione di imprese di qualità. La domanda che ci poniamo oggi è come spendere al meglio questi fondi e cosa succederà appena finiscono: la risposta non può che essere l’attuazione di percorsi di rete. Tutti questi interventi non devono essere attuati in maniera isolata e puntiforme, ma è assolutamente necessario mettere i borghi tutti insieme per creare percorsi virtuosi di carattere regionale: vogliamo che questa rete vada oltre la scadenza dei finanziamenti e si protragga grazie anche ai fondi della programmazione 2021-27. Nessun borgo può combattere da solo spopolamento e oblio”.
– foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS)