Ragusa, lo scoutismo compie un secolo: numerose le iniziative per festeggiare il centenario
Il 23 settembre 1923 nasceva il gruppo scout ASCI Ragusa 1 presso la Cattedrale di San Giovanni Battista. Oggi, a un secolo di distanza, il movimento scout ibleo celebra questo importante traguardo coinvolgendo tutta la comunità in una serie di eventi dedicati.
I festeggiamenti iniziano il 23 settembre 2023 ai Giardini Iblei con la presentazione del libro “100 anni in 100 parole”, una raccolta di testimonianze e racconti sulla storia dello scoutismo ragusano. La serata prosegue alle 21 con l’animazione musicale della band “Unabandacasu”. Dal 5 all’8 ottobre, presso il Centro Commerciale Culturale, sarà visitabile la mostra interattiva “Un’Avventura infinita – 100 passi lungo il sentiero dello scoutismo ragusano”. Inoltre, il 21 ottobre, alle ore 16.30, verrà inaugurata la nuova sede presso la Parrocchia Maria Regina.
Nel corso del secolo, lo scoutismo ragusano ha affrontato e superato numerosi cambiamenti storici e sociali. Durante il ventennio fascista, con la soppressione delle associazioni giovanili non allineate, anche gli scout subirono un’interruzione delle attività, riprendendo nel 1944 con la fine della dittatura. Gli anni ’60 segnarono un cambiamento radicale, culminato nel 1974 con la nascita dell’AGESCI, frutto della fusione tra ASCI e AGI, introducendo la coeducazione tra ragazzi e ragazze.
Un momento di grande rilevanza simbolica fu la veglia di preghiera del 20 giugno 1992, in cui il giudice Paolo Borsellino lasciò un importante messaggio di speranza e impegno per la legalità, pochi giorni prima della sua tragica scomparsa. Più recentemente, durante la pandemia, il movimento ha trovato modi creativi per mantenere viva la fiamma dello scoutismo nonostante le restrizioni.
Lo scoutismo continua a essere un modello educativo valido e appassionante, capace di coinvolgere generazioni di giovani. Basato su principi universali come la Promessa, la Legge scout e i quattro pilastri di Baden-Powell (carattere, salute, abilità manuali e servizio al prossimo), il movimento si propone di “formare uomini liberi e buoni cittadini”.
A Ragusa, il metodo scout ha trovato casa in varie parrocchie nel corso degli anni, dalla Chiesa dell’Angelo Custode negli anni ’60 e ’70 alla Chiesa di San Paolo negli anni ’70, fino alla Chiesa dell’Ecce Homo negli anni ’90, e ora presso Maria Regina.
Oggi, oltre 500 ragazzi ogni anno vivono il “Grande Gioco” dello scoutismo nella zona iblea, portando avanti uno spirito che, nonostante il passare del tempo, rimane più vivo che mai.