Il nuovo corso di FI in Sicilia “Mai più la Finanziaria impugnata”
PALERMO (ITALPRESS) – Il punto sui primi sei mesi di Governo regionale in Sicilia, ma anche l’ingresso in Forza Italia dell’ex leader del M5S nell’Isola, Giancarlo Cancelleri. E’ il doppio binario della convention azzurra che si è svolta al teatro Politeama di Palermo.
Eccolo il nuovo corso del partito che Silvio Berlusconi ha affidato a Marcello Caruso, uomo di fiducia del governatore Schifani, dopo quasi 30 anni di reggenza targata Gianfranco Miccichè. Il grande assente della kermesse.
Un giorno di festa, come l’hanno definito gli organizzatori che, dopo avere snocciolato gli obiettivi già raggiunti e le prossime sfide che li attendono, hanno tirato fuori l’asso dalla manica: l’ex viceministro alle Infrastrutture nel governo Conte e sottosegretario con Mario Draghi, che ha scelto la convention al Politeama per ufficializzare l’ingresso in quel partito considerato, fino a poco tempo fa, come il peggiore degli avversari del Movimento 5 Stelle, che lui stesso ha contribuito a fondare.
Il presidente della Regione è salito sul palco al termine della kermesse, dopo i saluti del sindaco Roberto Lagalla, del capogruppo all’Ars, Stefano Pellegrino, e degli assessori regionali all’Economia, Marco Falcone e alle Attività produttive, Edy Tamajo.
“Non avevo messo in conto di poter diventare presidente della Regione”, ha spiegato, aggiungendo che non dimenticherà mai il 12 agosto, “giorno in cui Ignazio la Russa propose il mio nome al presidente Berlusconi come candidato della coalizione”.
Assicura che “non succederà mai più che la Finanziaria venga impugnata e assicura che “troveremo i fondi per i forestali, per i fiumi e i piani antincendio ma posso garantire che quello che è successo non succederà più: utilizzeremo i fondi senza parcellizzarli, recuperandoli con la prossima programmazione”.
Parla a braccio per più di un’ora Schifani, che sottolinea i buoni rapporti con la premier Giorgia Meloni “non è seconda a nessuno” e tocca i temi del Ponte sullo Stretto (“A Salvini ho detto che servono interventi anche sulla viabilità, come la Palermo-Catania, e all’Anas abbiamo detto che non siamo più disposti ad aspettare, vogliamo rispetto”), del fotovoltaico (“Stiamo discutendo con Roma per avere una quota gratuita di energia per le famiglie e le imprese”), delle compagnie aeree (“la scelta di Ryanair su Comiso è un fatto grave”) e delle trattative con il ministro Giorgetti per rivedere il patto sul rientro dal disavanzo e lo sblocco dei concorsi.
Poi il saluto all’ex viceministro delle Infrastrutture. “Cancelleri è stato un avversario di stile e che io accolgo con
piacere – ha detto Schifani -. Cancelleri è stato un avversario di Musumeci ma lo ha fatto con stile, un politico che è stato al suo posto istituzionale nell’interesse della Sicilia. Se c’è qualcuno che si rivede nel nostro partito perchè dire di no?”. A Cancelleri è arrivato anche l’applauso della platea.
“Siamo un partito aperto, guardiamo a quanti mostrano interesse verso i nostri valori, la moderazione, il civismo. Siamo soggetti inclusivi e ove ci fossero proposizioni di soggetti importanti, che hanno avuto un ruolo istituzionale, credo non ci debbano essere preclusioni, anche perchè un partito credo debba dare diritto di cittadinanza, non semplice annessione”, aveva detto il coordinatore siciliano del partito, Marcello Caruso, prima della convention. E al termine il diretto interessato, Cancelleri, con i giornalisti ha spiegato la sua scelta.
“Mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto valutazioni errate e invece di continuare a fare errori ho cambiato idea. Chi non cambia mai idea non cambia mai nulla”, ha affermato. “Non rinnego assolutamente nulla – ha ribadito -. Credo di avere lavorato in questi 10 anni per la Sicilia e i siciliani anche quando ero a Roma. Non rinnego neanche la mia militanza nel M5S. Oggi aderisco a Forza Italia e sono contento di avere avuto questa cerimonia di benvenuto con le parole del presidente Schifani”. E non esclude che altri lo seguiranno: “All’Ars e in Parlamento nazionale probabilmente, sulla base del limite dei due mandati, qualcuno magari un pensiero lo farà”.
– foto xl7/Italpress –
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