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Ragusa, agricoltura sociale: presentato il progetto “Passiata” rivolto a 12 soggetti con disabilità intellettiva.

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E’ stato presentato questa mattina, presso la Direzione generale dell’ASP di Ragusa, in piazza Igea, il progetto di cooperazione dal titolo “P.A.S.S.I.A.T.A.”, acronimo di “Percorsi di Agricoltura sociale, sostenibili, inclusivi, animal friendly, abbinati alle trasformazioni agroalimentari”. Erano presenti il Commissario straordinario dell’ASP, Fabrizio Russo, il progettista Giovanni Capuzzello, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Giuseppe Morando, e il direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, Giorgio Blandino. Ha moderato l’incontro la dottoressa Lucia Ingarao.
“Passiata” è un progetto rivolto a dodici soggetti con disabilità intellettiva, dai 16 ai 30 anni, finanziato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea, nell’ambito del Psr 2014-2020 (Sottomisura 16.9). Esso vede la partecipazione di quattro partner: l’ASP di Ragusa (ente capofila), la Terra Iblee Società Cooperativa Sociale, l’Azienda agricola Cannella e l’Azienda agricola Allibrio, accreditata anche come azienda/fattoria didattica.
Tra le finalità rientrano l’inclusione sociale delle fasce deboli attraverso lo svolgimento di percorsi di inserimento socio-lavorativo e laboratori occupazionali; ma anche il welfare rurale, inteso come la creazione di una rete fra aziende agricole, enti ed istituzioni locali allo scopo di sviluppare attività in grado di aprire sbocchi professionali per i portatori di disabilità. Durante il percorso, della durata di due anni, verranno realizzate attività con le api e con animali domestici, di educazione ambientale e alimentare, ma anche laboratori di produzione e trasformazione di prodotti ittici e agroalimentari, avviando una serie di percorsi naturalistici che puntano alla valorizzazione del mondo rurale, della sua cultura e delle sue tradizioni.
“La nostra presenza – ha spiegato Blandino – garantisce l’assoluto rispetto delle regole sanitarie che governano l’attività agricola e zootecnica. Già in passato ci siamo occupati di progetti connessi alla pet therapy e all’apicoltura ed è su questa scia che intendiamo proseguire”. Morando, invece, ha messo in evidenza “come le attività svolte dai disabili psichici abbiano ricadute positive anche sulle rispettive famiglie. Il racconto di quel vissuto è un modo per liberarsi delle nubi e del grigiore per fare spazio a momenti di vita”. Il commissario Russo ha spiegato che si tratta di un “progetto interessante per il coinvolgimento interdisciplinare delle nostre strutture organizzative, previsto dalle varie attività; ma anche e soprattutto per la capacità di sviluppare processi d’inclusione e integrazione nei confronti dei ragazzi e delle loro famiglie. Auspichiamo che questa esperienza possa essere presa a riferimento anche da altre aziende”.