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Ragusa, Anffas: progetto “Antenne antidiscriminazione attive”

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“Molte volte sento, ancora oggi, parlare alcune persone di disabilità, utilizzando dei termini non proprio belli, come ad esempio handicappato, e vorrei che la società capisse che noi in primis siamo persone con una disabilità, abbiamo un cuore, una testa, delle emozioni, dei pensieri. Questi termini che ci fanno male non devono essere usati ma per fortuna oggi mi sento molto più forte”. Sono queste le parole con cui Serena Amato, viceportavoce della Piattaforma italiana degli autorappresentanti in movimento di Anffas (Piam) e leader degli autorappresentanti di Anffas onlus Ragusa è intervenuta in occasione dell’evento finale del progetto, promosso a livello nazionale da Anffas, “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive”. L’appuntamento, che si è svolto online, nei giorni scorsi, su piattaforma Zoom, ha visto la partecipazione di oltre 200 persone. “Serena – racconta la direttrice di Anffas onlus Ragusa, Salvina Cilia – ha aperto il suo cuore e in maniera molto semplice il suo messaggio è arrivato a tutti. Lo ha fatto nel contesto di una iniziativa dal corposo programma con significative testimonianze che si sono succedute per sintetizzare quanto attuato in questi ultimi 18 mesi di progetto e i suoi importanti risultati. Risultati che, così come spiegato dagli organizzatori, sono stati rappresentati soprattutto dagli elevati livelli di consapevolezza e conoscenza dei temi trattati raggiunti dalle tante persone, anche con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, che sono state formate”. Il progetto “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” ha visto numerosi incontri di formazione dedicati ai familiari e ai leader associativi, a professionisti, operatori e tecnici, alle persone con disabilità e alle future “Antenne”, cioè coloro che sono interessati a diventare “Attivisti Antidiscriminazione Anffas” e a far parte della costituenda Agenzia nazionale volta al contrasto della discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie.