Sampieri, la Fornace Penna fortemente danneggiata dal maltempo ma la ciminiera non è crollata
La soprintendenza di Ragusa aveva lanciato più volte l’allarme crollo. L’ex sindaco di Scicli, Enzo Giannone, si era detto molto preoccupato dello stato in cui versa il rudere di archeologia industriale e dei ritardi con cui gli enti competenti stanno portando avanti le azioni di messa in sicurezza del monumento, così come era stato programmato in sede regionale già prima della pandemia.Preoccupa l’ingrossamento del torrente Modica-Scicli, noto come la “Fiumara”, e si teme l’esondazione. La viabilità in tutta la provincia di Ragusa è in tilt, le auto sono bloccate nel fango. La spiaggia tra Donnalucata e Cavo d’Aliga è inondata di canne.
La Fornace Penna, definita da Vittorio Sgarbi “una basilica laica in riva al mare”, produceva laterizi utilizzati per la ricostruzione di Tripoli dopo l’invasione giolittiana. Le sue attività cessarono il 26 gennaio 1924 dopo un incendio doloso che la ridusse a un rudere. Dopo il successo avuto con la fiction, però, la Fornace è diventata una meta turistica.
Nella giornata di ieri una foto è circolata sul web in cui si vedeva la Fornace Penna privata della sua ciminiera. In realtà non era altro che una foto scattata da un’inquadratura particolare che ha fatto temere il peggio per quello che ormai è considerato un sito d’attrazione turistica grazie a Montalbano.
Ma stamane una foto diffusa dalla polizia locale di Scicli ha fugato ogni dubbio. Scattata lateralmente al sito si è potuto vedere senza ombra di smentita che la ciminiera era al suo posto. Ovviamente questo ciclone appena passato sul ragusano ha fortemente danneggiato il prospetto della fornace ma il paventato crollo non è avvenuto.