Ragusa, il Comibleo dice NO alla chiusura della scuola di Ibla
Il Comibleo ha trasmesso al sindaco di Ragusa, al prefetto, alla dirigente dell’Ufficio scolastico, alla dirigente dell’istituto Vann’Antò e, ancora, all’assessore regionale dell’Istruzione e al direttore generale del relativo dipartimento, una nota avente ad oggetto “il problema della soppressione della scuola media di Ragusa Ibla e la paventata definitiva chiusura anche della scuola elementare”, nonostante le rassicurazioni sul loro mantenimento da parte del sindaco e dell’assessore alla Pubblica istruzione, in un incontro del marzo 2021. “Ma nell’approssimarsi della data di iscrizione alle scuole – è sottolineato nel documento – la dirigente del Comprensivo Vann’Antò, dalla quale dipendono la scuola media Giovanni Pascoli e l’elementare Lombardo Radice di Ragusa Ibla, ha posto come condizione del mantenimento il numero degli alunni iscritti, senza proporre alcuna alternativa. Considerato che nonostante il perdurare della pandemia molte aule scolastiche di Ragusa presentano indici di sovraffollamento in violazione del numero massimo di alunni consentito per aula, come tra l’altro indicato nell’apposita planimetria in dotazione a tutte le scuole dell’obbligo di Ragusa, materne, elementari e medie, conformi al decreto ministeriale 18 dicembre 1975, il Comibleo ha organizzato un incontro, il 18 novembre scorso, con il sindaco e i genitori dei ragazzi di Ibla, nel corso del quale sono stati evidenziati i problemi sorti già a seguito della soppressione della scuola media per le famiglie con bambini che frequentano la scuola materna, elementare e media, che non riescono a conciliare gli orari di ingresso e uscita dalla scuola per ragioni logistiche, di lavoro, di orari diversificati di inizio e fine lezioni, e per la mancanza di trasporti pubblici a ciò dedicati”.
“Il sindaco – prosegue la nota – preso atto della situazione prospettata, si è reso disponibile a incontrare la dirigente dell’istituto Vann’Antò per venire incontro alle famiglie e a collaborare per facilitare l’eventuale trasporto dei ragazzi, anche alla luce dell’imminente avvio dei lavori di adeguamento sismico dell’edificio scolastico di Ibla e della sistemazione di piazza G.B. Marini, ritenendo la scuola dell’obbligo un servizio pubblico essenziale per il mantenimento e la crescita demografica della città antica, su cui punta l’Amministrazione comunale, perché il centro storico senza scuola è destinato ad ulteriore abbandono e degrado. Pertanto il Comibleo ha fatto appello ai genitori di iscrivere i propri ragazzi a Ibla, considerato che nel recente passato la scuola di Ibla è stata una fucina di preparazione didattica e formativa dei ragazzi che, con entusiasmo, hanno sempre partecipato anche alle attività extrascolastiche teatrali, musicali, pittoriche, di ricerche storico-culturali, sportive e ricreative, del tutto assimilabili ad un centro scolastico polivalente, attività che hanno visto impegnati insegnanti, ragazzi e famiglie, con recite, mostre, concerti e persino sfilate musicali durante il periodo natalizio per le vie di Ibla”.
Il Comibleo, senza volere minimamente interferire con metodi e sistemi di insegnamento, ritiene auspicabile, continua la nota, “attuare un nuovo modello di sviluppo qualitativo che impegni prioritariamente la direzione didattica in stretta collaborazione con il Comune e le altre istituzioni pubbliche e private del territorio, adeguato alle continue evoluzioni delle dinamiche formative, culturali e sociali, che stimolino l’interesse dei ragazzi e delle famiglie, sicuramente orgogliosi di frequentare la scuola della città antica patrimonio Unesco, ritenendo la paventata chiusura un grave ingiustificabile fallimento delle istituzioni scolastiche e dell’intera classe politica”.
Ciò anche in considerazione del fatto che l’edificio scolastico di piazza G.B. Marini di Ibla: non crea problemi alla viabilità ed è raggiungibile in pochi minuti; è arretrato rispetto al filo stradale e offre ampie garanzie di sicurezza all’uscita degli alunni, diversamente dalla maggior parte degli altri edifici scolastici di Ragusa che ne sono sprovvisti e creano insidie, difficoltà e intralcio alla viabilità; è servito dal trasporto pubblico con fermata dinanzi all’edificio scolastico di piazza G.B. Marini; è dotato di ampi locali e di vari laboratori che si prestano ai nuovi metodi di insegnamento, didattica sperimentale, attività individuali e di gruppo, di auditorium in grado di permettere lo svolgimento della vita associativa e di spazi per lo svolgimento di attività parascolastiche, integrative e incontri scuola-famiglia, di attrezzata palestra coperta interna e scoperta a qualche decina di metri dall’edificio scolastico utilizzata anche come unica struttura sportiva polivalente del centro storico di Ibla; è a pochi metri dal Giardino Ibleo, polmone verde spesso scelto per lo svolgimento di lezioni all’aperto a contatto con la natura; è al centro della città antica riconosciuta patrimonio dell’umanità.