A Ragusa il primo carcere in Sicilia dotato di un’area gioco per bambini
Un’iniziativa che ridefinisce il concetto stesso di carcere, trasformandolo in uno spazio che favorisce legami familiari e inclusione sociale. A Ragusa, il progetto Giocare per Diritto ha dato vita a un piccolo parco giochi all’interno del carcere, un luogo dove i figli dei detenuti possono incontrare i propri genitori in un ambiente accogliente e umano. Altalene, uno scivolo, una casetta, e persino un calcio balilla: elementi semplici ma dal profondo valore simbolico, che regalano momenti di normalità in un contesto spesso segnato dal distacco e dal dolore.
Massimo, 36 anni, detenuto con ancora 5 anni di pena da scontare, esprime la gioia e la speranza che questo nuovo spazio gli dona: “Ora mio figlio può vedermi come un padre, non solo come un uomo dietro le sbarre”. Anche per lui, il parco giochi è un simbolo di rinascita: un’opportunità per ricostruire i legami familiari e immaginare un futuro migliore.
L’iniziativa, finanziata da Impresa Sociale Con i Bambini e supportata da una rete di 40 partner, è parte di un progetto più ampio che coinvolgerà altre città siciliane, tra cui Agrigento, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Il parco giochi di Ragusa è solo l’inizio di un percorso volto a migliorare la qualità delle relazioni genitoriali all’interno delle carceri, promuovendo allo stesso tempo il diritto universale al gioco per i bambini.
Antonino Siciliano, presidente di Uisp Iblei, sottolinea come questa iniziativa sia il risultato di una collaborazione decennale con la casa circondariale di Ragusa, che ha visto l’organizzazione di laboratori sportivi e attività educative. Da gennaio, sarà attivo anche uno sportello di sostegno alla genitorialità, gestito da uno psicologo, per offrire ai detenuti strumenti concreti per coltivare il rapporto con i propri figli.
La madre di un bambino, presente all’inaugurazione, testimonia l’impatto positivo del progetto: “Prima mio figlio aveva paura di venire qui. Ora è felice di vedere il parco giochi e di sapere che può trascorrere del tempo con il padre in un ambiente più sereno”.
Vincenzo Bonasera, presidente regionale Uisp Sicilia, evidenzia l’importanza di garantire il diritto al gioco per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto economico o sociale in cui vivono. Il progetto mira a portare avanti iniziative di socializzazione, non solo nelle carceri, ma anche nei quartieri con maggiori difficoltà sociali, come il quartiere Danisinni di Palermo.
L’area giochi inaugurata a Ragusa rappresenta molto più di uno spazio ludico: è un ponte verso l’umanità, un luogo dove detenuti e famiglie possono ricostruire legami spezzati, un esempio di come le istituzioni possano lavorare insieme per migliorare la qualità della vita di tutti, anche in situazioni di grande fragilità.